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L’estate è il periodo in cui la maggior parte delle persone non si preoccupa della formazione della muffa.

È vero che le muffe che hanno già attaccato le pareti possono seccarsi con l’arrivo dell’estate ma le spore nell’aria sono più numerose che mai.

Scopriamo maggiori informazioni nel corso dell’approfondimento dedicato.

Che cos’è la muffa e perché si genera

Si tratta di un fungo che si presenta in determinate e favorevoli condizioni di umidità e di temperatura. Trova il suo ambiente ideale con una U.R. almeno del 50% e una temperatura intorno ai 13-16° C.

Solitamente localizzata in alcuni angoli, dietro ad alcuni mobili o lungo i pavimenti. In linea generale se c’è muffa, significa che in quel punto c’è qualcosa che non va.

 

Le cause

Le cause di insorgenza della muffa sono di diverso tipo, molto spesso correlate alla presenza di umidità dell’ambiente che condensa. In questo modo, sulla superficie del muro si arriva al punto di rugiada, ossia quando il vapore acqueo contenuto nell’aria, trovando una superficie a temperatura più bassa si trasforma in acqua. Quindi perché ci sia muffa è necessaria la presenza di umidità e che le pareti siano più fredde della temperatura interna.

L’umidità in casa è sempre presente, perché è conseguenza del fatto che:

  • gli ambienti interni sono abitati dalle persone, che immettono nell’aria vapore acqueo con la respirazione e la sudorazione;
  • viene prodotta da diverse attività di routine come cucinare, lavarsi, ecc;
  • dipende dal modo di vivere gli ambienti: se si sta molto fuori casa durante il giorno, non si produce umidità ma neanche si cambia l’aria di frequente.

In estate con l’alta possibilità di utilizzo del ventilatore e condizionatore, insorgono movimenti d’aria i quali disperdono le spore, che si staccano provvisoriamente da muri e mobili e saturano l’aria.

Se poi i filtri e le alette degli split sono sporchi, la muffa troverà una nuova condizione favorevole per diffondersi.

 

I falsi miti sulla prevenzione della muffa

  1. Arieggiare gli ambienti. Proprio con l’aria si possono veicolare e trasportare spore della muffa vive o latenti, che consentono al fungo di svilupparsi, generando nuove contaminazioni.
  2. Usare il condizionatore per asciugare la parete.  L’utilizzo di ventilatori e condizionatori per combattere il caldo e l’afa estivi, non aiutano a combattere l’insorgenza di muffe.
  3. Tinteggiare le pareti.  Vernici e pittura possono certamente nascondere la muffa, ma se questa ormai ha raggiunto un livello critico non la eliminano anzi, contribuiscono ad aumentarla.
  4. La muffa è un fungo solo invernale. La muffa avanza in maniera rapida e veloce in inverno per le basse temperature e l’umidità in eccesso nelle case, per il mancato o insufficiente arieggiamento o per questioni di ponti termici esistenti.
    Ma anche in estate, possono presentarsi sbalzi di temperatura e umidità repentini, tali da far sviluppare la muffa anziché inibirla.

Agire sulle cause che fanno crescere la muffa, può risolvere il problema per sempre. La sanificazione degli ambienti è una valida alternativa ecologica per liberarsene in modo definitivo. Contattaci!